Saluti e...
Vorrei che baciassi i ricordi quando nn sai se sia possibile ancora innamorarsi...
vorrei che ti fermassi ad ascoltare le lucciole nella musica
vorrei che tu avessi un nuovo ragazzo che riesca a regalarti sorrisi
e ti facesse poggiare la schiena ad uno schienale di gomma piuma
e che fosse solido... perchè, come un coala, ti possa aggrappare per non cadere quando andrai sempre più in alto o quando continuerai a salire sapendo di essere in bilico tra la ragione e il sentimento...
Ricomincia a rivivere i tuoi sazi, a toccqre gli angoli della tua dimora...
ripuliscila dei capelli che non hanno più bulbo e si son staccati dalla testa, non servivano + quelli.
Sei stata l’ala nella quale ripararsi, quando lui chiudeva gli okki, chi sa chi era, chissà chi eri...
il suo pericolo costante forse...
Non pensare + alle false partenze, a quel treno che era già partito perchè eravate in ritardo...
come tardano i tempi che scandiscono uno spartito sbagliato... come è tardo il ricordo del tuo spirito perso.
L’unico pericolo che sentivi veramente era temere di non sentire veramente l’arrivo del suo avvicinarsi...
e il cuore che nn mandava + impulsi...iniziava solo a sibilare... perdendosi nelle urla della folla.
Quando sarai lontana... tienimi ferma sotto i tuoi acrilici.
Lì ritroverai sempre quella polvere dorata che ti accecava...impedendoti anche di conoscere gli angoli del mio volto fino in fondo.
(pensieri dedicatia chi vuol farli suoi...a chi vuol far proprio il sentire di chi scrive).
Vorrei che baciassi i ricordi quando nn sai se sia possibile ancora innamorarsi...
vorrei che ti fermassi ad ascoltare le lucciole nella musica
vorrei che tu avessi un nuovo ragazzo che riesca a regalarti sorrisi
e ti facesse poggiare la schiena ad uno schienale di gomma piuma
e che fosse solido... perchè, come un coala, ti possa aggrappare per non cadere quando andrai sempre più in alto o quando continuerai a salire sapendo di essere in bilico tra la ragione e il sentimento...
Ricomincia a rivivere i tuoi sazi, a toccqre gli angoli della tua dimora...
ripuliscila dei capelli che non hanno più bulbo e si son staccati dalla testa, non servivano + quelli.
Sei stata l’ala nella quale ripararsi, quando lui chiudeva gli okki, chi sa chi era, chissà chi eri...
il suo pericolo costante forse...
Non pensare + alle false partenze, a quel treno che era già partito perchè eravate in ritardo...
come tardano i tempi che scandiscono uno spartito sbagliato... come è tardo il ricordo del tuo spirito perso.
L’unico pericolo che sentivi veramente era temere di non sentire veramente l’arrivo del suo avvicinarsi...
e il cuore che nn mandava + impulsi...iniziava solo a sibilare... perdendosi nelle urla della folla.
Quando sarai lontana... tienimi ferma sotto i tuoi acrilici.
Lì ritroverai sempre quella polvere dorata che ti accecava...impedendoti anche di conoscere gli angoli del mio volto fino in fondo.
(pensieri dedicatia chi vuol farli suoi...a chi vuol far proprio il sentire di chi scrive).
8 Comments:
ASCOLTARE...e far mio tutto di lei.
Non "volere"... ma ascoltare il cuore, non "capire"...ma sentire l'anima, non "soffrire" ...ma provare gioia!
Vibro,vivo... cerco..... e...ascolto!
Non ho capito..., ma ti sei lasciata?
chi? io? o chi...
e...chi sei?
tu, tu!
per un attimo ho creduto ceh l'amore della mia vita fosse dinuovo libera...
addirittura... IO SONO L'MORE DELLA TUA VITA??? e mi stai asepttando??? gesù...così frekato stai?
può essere...
di nuovo il mistero delle GRAZIE...
Grazie eh!
...se vuoi posso metterci la buona parola...
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