mercoledì, giugno 25, 2008
mercoledì, giugno 11, 2008
FOTOSCANA
Di ritorno dall’isola,
incrocio personaggi inutili da indossare...
e la signora sofferenza mi rende cieca
In gola agglomerati di bugie
ed istinti primordiali da non voler dominare
quante aspettative all’epoca in cui spruzzavo l’essenza di sogni da realizzare
in cassetti di mobili abbandonati
sapeva di vaniglia!
Quanto bisognerà ancor subire
l’alternarsi delle notti
e per quanto altro tempo il cielo
colmerà la sua solitudine con le stelle?
Un bimbo con i miei occhi mi abbraccia
...un ologramma riflesso sulla trasparente visiera;
tra quei punti luminosi la luna è alla mia sinistra
e, mentre passa lentamente alla mia destra,
mi mescola i pensieri...
è con grande stupore che mi accorgo di non averne più.
Non avere più pensieri per cui soffrire
nemmeno uno per cui gioire, restare sospesi nel nulla
e attendere solo di rimpicciolire il rpoprio essere per renderlo meno visibile al mondo.
P.s. la foto di quel meraviglioso paesaggio toscano mi è stata gentilmente donata da un amico. Grazie
Di ritorno dall’isola,
incrocio personaggi inutili da indossare...
e la signora sofferenza mi rende cieca
In gola agglomerati di bugie
ed istinti primordiali da non voler dominare
quante aspettative all’epoca in cui spruzzavo l’essenza di sogni da realizzare
in cassetti di mobili abbandonati
sapeva di vaniglia!
Quanto bisognerà ancor subire
l’alternarsi delle notti
e per quanto altro tempo il cielo
colmerà la sua solitudine con le stelle?
Un bimbo con i miei occhi mi abbraccia
...un ologramma riflesso sulla trasparente visiera;
tra quei punti luminosi la luna è alla mia sinistra
e, mentre passa lentamente alla mia destra,
mi mescola i pensieri...
è con grande stupore che mi accorgo di non averne più.
Non avere più pensieri per cui soffrire
nemmeno uno per cui gioire, restare sospesi nel nulla
e attendere solo di rimpicciolire il rpoprio essere per renderlo meno visibile al mondo.
P.s. la foto di quel meraviglioso paesaggio toscano mi è stata gentilmente donata da un amico. Grazie
martedì, giugno 03, 2008
Perdersi nel vento
su una strada senza fine
Angela corre
Il vento la spinge indietro...
i capelli sono a posto
il polso... spinge
le gambe premono... abduttori contratti
spalanca gli okki...
che succede?
Bello il cielo, anche se la luna non c’è
emozione da ricordare quella...
quale emozione?
Angela corre
e lascia tutto dietro di se
il respiro... appanna la vista
il suo è nel cervello
lo tocca nel pensiero,
si lascia sopraffare dalle emozioni
Angela ha voglia di fermarsi...
ma non ha il coraggio di voltarsi, nè di guardare davati a se
Riprende la corsa
verso la strada... non vuole una fine
non attende nessun panorama stampato su un cartone
vuole che quella corsa non finisca mai
una corda suona nel cuore...
ha preso una nota, ha perso il cuore
ha gli occhi spalancati dalla luce di un sole che le trafiggele palpebre...
Angela corre e non vorrebbe fermarsi mai.
su una strada senza fine
Angela corre
Il vento la spinge indietro...
i capelli sono a posto
il polso... spinge
le gambe premono... abduttori contratti
spalanca gli okki...
che succede?
Bello il cielo, anche se la luna non c’è
emozione da ricordare quella...
quale emozione?
Angela corre
e lascia tutto dietro di se
il respiro... appanna la vista
il suo è nel cervello
lo tocca nel pensiero,
si lascia sopraffare dalle emozioni
Angela ha voglia di fermarsi...
ma non ha il coraggio di voltarsi, nè di guardare davati a se
Riprende la corsa
verso la strada... non vuole una fine
non attende nessun panorama stampato su un cartone
vuole che quella corsa non finisca mai
una corda suona nel cuore...
ha preso una nota, ha perso il cuore
ha gli occhi spalancati dalla luce di un sole che le trafiggele palpebre...
Angela corre e non vorrebbe fermarsi mai.